- 500 gr di latte di Soia o latte di mucca
- L’interno di 1 baccello di vaniglia
- 4 tuorli di uovo
- 150 gr di zucchero
- 70 gr di fecola di patate
- 1 pz di sale.
Metti il latte in un pentolino con metà dello zucchero, la polpa e la stecca di vaniglia e portalo quasi ad ebollizione. In una ciotolina mescola bene lo zucchero con le uova, quando lo zucchero si è unito perfettamente ai tuorli, aggiungi piano piano la farina e mescola fino a formare una crema.
Aggiungi molto lentamente il latte caldo alla crema e mescola fino a che il latte è stato completamente assorbito.
Trasferisci di nuovo nella pentola dove hai scaldato il latte e cuoci fino a che la crema diventa densa.
Versa dentro un contenitore, copri con la pellicola, e fai freddare per circa due ore. Quando la usi ricordati di togliere la stecca di vaniglia.
Se vuoi farlo con il bimby :
Gli ingredienti sono li stessi:
Metti tutti gli ingredienti meno che l’esterno del baccello di vaniglia nel contenitore . Cuoci 7 minuti a 90° velocità 2. Quando ha finito , senza più impostarlo sul calore, 30 secondi velocità 4.
Togli la crema ed aggiungi l’esterno della stecca di vaniglia (che toglierai quando usi la crema) e mettila in un contenitore a freddare copri con la pellicola, e fai freddare per circa due ore.
La puoi usare al cucchiaio o per farcire i dolci.
E’ squisita!!
mammettatua! 😉
Osservazioni personale sull’uso del latte vaccino:
L’uomo continua a consumare il latte anche dopo lo svezzamento. Assumendolo anche attraverso i formaggi, creme, biscotti ecc. Introducendo nell’organismo un eccesso di proteine, grassi saturi, calcio e Sali minerali .
Il latte contiene, come molti altri alimenti, buone quantità di calcio, ma, ingerire quantità di calcio di origine animale superiore al bisogno, determina un sovraccarico per il metabolismo umano con conseguente affaticamento ed un minore assorbimento.
Ecco un breve elenco dei problemi di salute riconducibili al consumo abituale di latte.
Carenze di ferro: il latte è responsabile di perdite ematiche nel sistema digerente.
Grassi Saturi: il latte contiene grassi saturi difficili da smaltire e colesterolo che affaticano le funzionalità di fegato, cistifellea, cuore. Può quindi favorire l’insorgenza di arteriosclerosi, eczemi, otiti, sinusiti, perdite vaginali, catarro, muco, cellulite e cisti.
Coliche addominali, diarrea e stitichezza: responsabili di malassorbimento dei nutrienti presenti nel cibo che mangiamo, disidratazione e astenia, asma e problemi cutanei.
Disbiosi intestinale: frequente nelle diete ad elevato tenore di proteine animali, inficia notevolmente le capacità di difesa del sistema immunitario.
Allergie: il latte è uno dei più diffusi allergeni rilasciando durante la digestione quantità elevatissime di antigeni responsabili di allergie.
Diabete: anticorpi contro proteine del latte vaccino sono responsabili della distruzione di cellule beta pancreatiche che producono l’insulina.
Cancro: la presenza dell’ormone della crescita IGF-1 sembra essere in relazione con l’accrescimento rapido di masse tumorali.
Acidosi metabolica: un’alimentazione ricca di proteine animali predispone a questa condizione dannosa per tutte le funzioni vitali; un ‘terreno’ acido predispone all’insorgenza di patologie acute, croniche e degenerative. Anche un eccesso di proteine vegetali è responsabile di stati di acidosi.
E’ stato visto che nei paesi dove il consumo di latte è modesto o assente non esistono malattie come l’osteoporosi mentre nei paesi dove se ne fa largo uso l’osteoporosi colpisce in maniera molto più elevata.
Una vita sana, il movimento fisico regolare e un’ alimentazione naturale ed equilibrata garantiscono il mantenimento dello stato di salute e un’eccellente prevenzione contro l’osteoporosi.
Il calcio è presente ovunque, nell’acqua che beviamo in alcune piante e frutti che usiamo quotidianamente come la salvia, il ramerino, il basilico, i pinoli, le lenticchie, fagioli, cipolle, semi di girasole e molti altri.
Infine il latte da produzione intensiva veicola notevoli quantità di sostanze tossiche:
– farmaci di ogni tipo, in prevalenza antibiotici, cortisonici, anabolizzanti, antidolorifici, antidiabetici, ormoni della crescita, liquidi organici come sangue, feci e pus,
sostanze assimilate con i mangimi quali diserbanti e pesticidi.
Inoltre, osservando l’esasperato processo produttivo del latte, per soddisfare le esigenze dell’uomo, usiamo le mucche senza nessuna compassione e rispetto. Infatti, sono allevate con metodo intensivo e costrette a produrre fino a 10 volte la quantità che la Natura ha previsto per alimentare il proprio vitello. Per aumentarne la produttività vengono alimentate con ‘bombe’ proteiche (innaturali per degli erbivori) e imbottite di farmaci quali antibiotici al fine evitare di contrarre mastiti e altre malattie conseguenti lo stress cui vengono sottoposte. In queste condizioni di stress la vita media di una mucca da latte non supera i 6 anni di età, la stessa mucca al pascolo vivrebbe intorno ai 20 anni.
Un altro aspetto agghiacciante è quello relativo al destino dei vitelli, strappati letteralmente al seno della propria madre per evitare che ne sugga il latte e costretti a vivere in gabbie strettissime e ad alimentarsi con una dieta insufficiente in modo da renderli anemici e ottenere così carni più chiare e tenere, tanto richieste e amate dai consumatori.
Per questo posso dire di essere molto soddisfatta nel aver trovato nel latte di soia un sostituto al latte vaccino, che mi soddisfa dal punto di vista alimentare, della salute e soprattutto mi fa stare in pace con me stessa.
Tratto da promiseland.it