Finalmente sono tornati!!
Gli adoro mangiati crudi tagliati a fette fini fini..conditi con olio limone un pz di sale e pepe e sopra… il parmigiano a “scaglie”!!
Nome comune
Carciofo
Sinonimi botanici
Cynara hortensis Mill.
Cynara esculenta
Cynara cardunculus var. sativa
Cynara scolymus var. mutica
Cynara cardunculus var. scolymus
Pianta che viene comunemente coltivata per il suo uso culinario. L’Italia è una dei maggiori produttori mondiali. Non vegeta alla stato spontaneo.
Descrizione botanica
Il carciofo, Cynara scolymus, é una pianta originaria dell’Africa del Nord e del bacino del Mediterraneo.
E’ un vegetale dal portamento maestoso che possiede un’infiorescenza carnosa chiamata carciofo che è la parte commestibile prima della fioritura.
I peli che si tolgono e che si trovano all’interno sono le parti che poi si svilupperanno in fiori.
Alla sua famiglia botanica appartengono molte piante conosciute e utilizzate come prodotti alimentari o come piante medicinali: il dente di leone (tarassaco), la lattuga, la cicoria, la bardana, la centaurea, la barba di becco, la scorzonera, il tanaceto, l’artemisia, il cardo mariano, la camomilla, l’arnica, ecc.
Impiego e proprietà
Il carciofo è soprattutto usato per i problemi del fegato e della cistifellea (detta anche colecisti o vescicola biliare). Le sue foglie sono tradizionalmente usate per le loro virtù digestive e regolatrici delle funzioni epatiche e biliari. Il carciofo é raccomandato in particolare per la pigrizia dell’intestino e per i blocchi intestinali. È una fonte elevata di fibre alimentari e d’inulina, due composti che contribuiscono ad una buona salute intestinale.
Possiede un forte potere antiossidante. Spesso apprezzato in cucina per il gusto raffinato del suo « cuore », il carciofo è anche una verdura ricca di sostanze nutritive.
Si può mangiare “cucinato” ma anche crudo in insalate o in “pinzimonio”
Questa pianta è una fonte inesauribile di nutrienti come vitamine e sali minerali : rame, magnesio, ferro, manganese, folati, calcio, fosforo, potassio, zinco, vitamine K, C, B1, B2, B3, B6. Inoltre con il suo sapore amaro stimola la digestione ed ha ispirato la nascita di liquori amari da consumare a fine pasto.
Descrizione della pianta
Il carciofo é derivato dal cardo selvatico (Cynara cardunculus) del quale sono state ritrovate delle illustrazioni sui monumenti dell’antico Egitto. Dal primo secolo dopo Cristo, la sua coltivazione é già ben conosciuta in tutto il bacino del Mediterraneo. Ma é solo nel XVI esimo secolo che viene riscoperto e introdotto in Europa dove viene considerato un vegetale di lusso alla stregua degli asparagi. Dal XVI secolo, si conoscono due tipi di carciofo, che sono classificati secondo la forma conica o rotonda del loro grosso capolino floreale : da queste tipologie iniziali so sono sviluppate molte sotto-varietà con nomi regionali e caratteristiche proprie. In Sardegna, Liguria, Piemonte e Lombardia è usato di preferenza il tipo “Spinoso sardo”, nel Lazio ed in Campania sono molto apprezzati i tipi a pezzatura grossa come il “Romanesco” e la “Mammola”, in Toscana è tradizionale il “Violetto Livornese”; queste varietà possono essere anche molto cari da acquistare nei mercati contadini, e sicuramente a prezzi più alti rispetto al tipo più coltivato in Italia, il “Catanese”. All’estero troviamo i grandi camus della Bretagna, il grande verde di Laon (detto “testa di gatto„), il verde di Provenza, il, macau, il violetto di Provenza, ecc…
Descrizione dell’impiego
La foglia di Carciofo contiene derivati polifenolici dell’acido clorogenico, fra cui la cinarina, che hanno virtù depurative importanti. La cinarina è conosciuta per stimolare allo stesso tempo la formazione e l’eliminazione della bile, il prodotto della colecisti.
Inoltre questa pianta contiene : flavonoidi, carboidrati, mucillagini, pectine, inulina, tannini, acidi organici (malico, lattico, glicerico, glicolico); sali minerali, derivati sesqui- e tri-terpenici, vit. C, B1, PP e olio essenziale.
Si usa per curare l’ittero ; abbassa il tasso di colesterolo, riducendone la produzione, e lo rimuove dalle pareti vasali; riduce l’ateriosclerosi a placche.
Sul sistema digestivo ha un’azione purificatoria, esso disintossica e stimola il buon funzionamento del fegato e fa bruciare più in fretta i grassi. Abbassa la glicemia.
Li adoro mangiare anch’io come li mangi tu, sono buonissimi! 😉
un abbraccione
Mammamia..che bontà….Forza allora all’attacco che “durano” poco ! 😉
Abbracciotto rinforzato!