Barbine rosse

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La coltivazione della barbabietola rossa ,Beta vulgaris, risale a molti secoli a.C. in tutto il bacino del Mediterraneo.

A secondo della regione in cui ci troviamo viene chiamata con nomi diversi: barbina rossa, barbabietola rossa, barba rossa, carota rossa, rimane comune a tutti i suoi modi di chiamarla il colore della sua radice : “rosso”  o più precisamente  : “ rosso magenta”. Bellissimo colore , dovuto ad un pigmento naturale chiamato betanina.  Contiene inoltre sali minerali, iodio, calcio, fosforo, sodio e ferro.

 

Il suo consumo è consigliato per  :

  • la fragilità dei  capillari
  • livellare il quantitativo di colesterolo
  • ipertensione
  • limitare l’assorbimento dei grassi nell’organismo
  • rallentare lo sviluppo di tumori maligni: gli scienziati hanno accertato che nei paesi in cui è più alto il consumo di barbabietole è molto più basso lo sviluppo dei tumori dell’intestino crasso. 
  • neutralizzare eventuali elementi tossici che possono occasionalmente risiedere nel tratto gastrointestinale.
  • il nostro sistema immunitario Infatti questo tubero è ricco di vitamina C .
  • le persone anemiche per rivitalizzare i globuli rossi e riequilibrare i livelli di ferro nel sangue.
  • Chi soffre di stitichezza in quanto ricco di cellulosa.

 

Il suo consumo è sconsigliato per chi soffre di:

  • Calcoli renali, contiene Sali minerali
  • Acidità di stomaco, stimola la produzione di succhi gastrici
  • Diabete, contiene il 4% di zucchero

 

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