Cavolo “strasciato”

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Si dice “strasciato” perché quando negli orti venivano colti  i cavoli si usava cucinarli nella maniera che sotto vi ho descritto, magari due o tre alla volta. Poi il cavolo avanzato veniva rielaborato “strasciato” con quello che si trovava in casa..o con la salsiccia o con le olive o con il pesce le uova ecc..

  • 1 cucchiaio di agliolio o 2 spicchi di aglio spremuto
  • 50 gr di olio EVO
  • Sale qb
  • Peperoncino qb
  • 400 gr di pelati
  • 10 ramettini di finocchietto selvatico fresco o 4 rametti con i fiori secchi a secondo della stagione.(il finocchietto è quello che fa la differenza … ma se proprio non lo trovi puoi usare la salvia)
  • ½ bicchiere di vino bianco
  • 1 bicchiere di acqua
  • 1 cavolfiore
  • Le foglie piu tenere, quelle vicino alla palla.

Prendi le foglie e da quelle più grandi togli la costa centrale, lavale e sminuzzale con le mani.

Prendi la palla e togli i rametti fioriti che la formano.

In una pentolina metti a cuocere i pelati con l’aglio il peperoncino e il finocchietto. Aggiungi il vino e fai evaporare. Aggiungi le foglie e cuoci 20 minuti a fiamma bassa. Adesso aggiungi i rametti della palla, il sale, fai prendere il bollore, aggiungi l’acqua , abbassa la fiamma e cuoci con il “tappo” per 20 minuti! Pronto!

Mammettatua! 😉

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