Si dice “strasciato” perché quando negli orti venivano colti i cavoli si usava cucinarli nella maniera che sotto vi ho descritto, magari due o tre alla volta. Poi il cavolo avanzato veniva rielaborato “strasciato” con quello che si trovava in casa..o con la salsiccia o con le olive o con il pesce le uova ecc..
- 1 cucchiaio di agliolio o 2 spicchi di aglio spremuto
- 50 gr di olio EVO
- Sale qb
- Peperoncino qb
- 400 gr di pelati
- 10 ramettini di finocchietto selvatico fresco o 4 rametti con i fiori secchi a secondo della stagione.(il finocchietto è quello che fa la differenza … ma se proprio non lo trovi puoi usare la salvia)
- ½ bicchiere di vino bianco
- 1 bicchiere di acqua
- 1 cavolfiore
- Le foglie piu tenere, quelle vicino alla palla.
Prendi le foglie e da quelle più grandi togli la costa centrale, lavale e sminuzzale con le mani.
Prendi la palla e togli i rametti fioriti che la formano.
In una pentolina metti a cuocere i pelati con l’aglio il peperoncino e il finocchietto. Aggiungi il vino e fai evaporare. Aggiungi le foglie e cuoci 20 minuti a fiamma bassa. Adesso aggiungi i rametti della palla, il sale, fai prendere il bollore, aggiungi l’acqua , abbassa la fiamma e cuoci con il “tappo” per 20 minuti! Pronto!
Mammettatua! 😉
Strasciato o non strasciato … il cavolo è proprio buono! 😉
Un abbraccio
Affy
Buono ..anche io lo adoro! Anche crudo!
Ciao cara superpremiata! 😉