La pasta che noi in toscana chiamamo “orecchie di ciuo” è’ un tipo di pasta corta, come le penne, ma più larga e tagliata di traverso.
Oggi nel cesto del “gas” ho trovato del bellissimo radicchio trevisano e 4 “superbe” cipolle rosa….ed è nata questa pasta.
Per 4 persone
- 380 gr di pasta “orecchie di ciuo”
- 500 gr di radicchio trevisano
- 400 gr di cipolla rosa tagliata a fette
- 400 gr di patate sbucciate e tagliate a tocchi
- ½ peperoncino
- Formaggio Tomino stagionato
- Olio extravergine di oliva possibilmente “nuovo”
- 4 cucchiaini da caffè di miele
- 1 pz di sale
Metti le patate nella pentola dove cuocerai la pasta in acqua fredda con il sale e fai prendere il bollore. Taglia la cipolla a fette e mettila a cuocere con l’olio in una padella. Quando comincia a rosolare aggiungi il peperoncino tagliato a fettine, il sale il vino bianco e fai sfumare. Abbassa la fiamma e cuoci per 5 minuti con il coperchio. Alza la fiamma ,aggiungi il radicchio tagliato a fette e fai cuocere a fiamma alta,fino a che comincia a tostarsi..DEVE! sbruciacchiare ! J
Quando l’acqua bolle butta la pasta.
Questa pasta non deve essere saltata in padella perché al radicchio non va aggiunta l’acqua di cottura altrimenti butta fuori troppo amaro. Quindi, quando la pasta è pronta condiscila nella padella con il radicchio che avrai tolto dalla fiamma.
Nei piatti fai una strisciata con il cucchiaino pieno di miele, servi accanto al miele la pasta , sopra il formaggio tagliato a fettine e una bella “girata” di olio nuovo.
Il contrasto dell’amaro del radicchio, con il dolce del miele e la stagionatura del formaggio rende questo piatto veramente da provare.
Il profumo è arrivato tutto.
Un primo che sposo subito per l’accoppiata degli ingredienti, semplicemente fantastici. Quando l’amaro s’incontra col dolce si scrive la storia di una ricetta che non può passare inosservata. Grazie per aver condiviso un’autentica bontà.
un abbraccio 😉
Affy
Grazie per la fiducia 😉
Sono curiosa di sapere se ti piace…